La mostra è un'occasione rara per ammirare un importante ciclo di dipinti settecenteschi che di solito sono sottratti alla visione del pubblico, perché conservati in un castello di proprietà privata.
I dipinti a olio su tela rappresentano gli antenati della famiglia Scarampi, un'antica casata del territorio piemontese, che si arricchì nel Medioevo con un'attività finanziaria di raggio europeo e divenne feudataria nel '300.
I ritratti furono realizzati per decorare il salone principale del castello di Camino (AL) su commissione della stessa famiglia Scarampi.
L'artista incaricato di questa commissione fu il casalese Pietro Francesco Guala: un pittore tardo barocco dotato di una pennellata corposa ed effervescente, nonché di un notevole acume nel cogliere le fisionomie umane. Giudicato tra i migliori ritrattisti italiani del suo tempo, nei "Ritratti Scarampi" Guala deve a volte lavorare di fantasia per effigiare personaggi che si perdono nelle tenebre della storia.
Un vantaggio di questa mostra è la possibilità di osservare da vicino dei dipinti concepiti nel '700 per essere esposti a una certa distanza dagli occhi dei visitatori, sulle alte pareti di un salone.
L'esposizione è allestita nell'antica sede del Broletto, luogo del potere civile del Comune di Alessndria durante il Medioevo: il palazzo mantiene ancora alcune vestigia medievali e conserva una collezione di dipinti antichi e moderni di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria
La mostra è promossa da: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo; Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria; Consulta per la valorizzazione dei beni artistici dell’Alessandrino. La realizzazione operativa è a cura di Palazzo del Governatore Srl. Curatori della mostra sono Claudio Bertolotto, Mariateresa Cairo, Roberto Livraghi e Liliana Rey Varela.
L'esposizione, a ingresso gratuito, rimane chiusa il fine settimana di Pasqua (30-31 marzo) ed il lunedì di Pasquetta (1 aprile 2024).