L'esposizione ripercorre, in una inconsueta lettura storica, le glorie della scuola di Cavalleria e le memorabili imprese del Capitano Federigo Caprilli - che hanno reso Pinerolo Capitale Mondiale dell'equitazione - attraverso le vignette e le caricature dell'epoca, con le quali gli allievi stessi amavano autoritrarsi in maniera scanzonata e scherzosa. Le tavole sono intervallate da pensieri che personaggi famosi e frequentatori della scuola hanno scritto su Pinerolo.