"Più oltre, più oltre nel nuovo": questa citazione che fa da introduzione alla mostra è tratta dal poema Maia di Gabriele D'Annunzio, amico del pittore Guido Boggiani.
Guido Boggiani, nato a Omegna nel 1861, oltre a essere pittore fu fotografo e antropologo: morì durante una spedizione scientifica nel dipartimento del Chaco (attuale Paraguay) nel 1902 e di lui scrisse l'amico D'Annunzio definendolo un "Ulisside", cioè un uomo assetato di conoscenza come l'Ulisse cantato da Dante.
La mostra propone un ritratto umano e artistico di Boggiani attraverso sue tele dipinte, disegni, schizzi, documenti anche inediti e riproduzioni fotografiche di alcuni ritratti provenienti dalla Società Geografica Italiana.
Fra le opere pittoriche, sono esposte le vedute del Lago Maggiore e dei dintorni, espressione del Naturalismo di scuola lombarda, ma si ammira anche il grande trittico prestato dalla Galleria Giannoni di Novara, intitolato Il Pan di Zucchero: l'ultima opera conosciuta dell'artista, dipinta nella foresta del Chaco paraguayano dove l'autore trovò poi la morte.