Ha solo sedici anni ma vanta già un presente da concertista di fama mondiale, una maturità sorprendente e una spiccata insofferenza per la definizione di enfant prodige. Acclamata per il virtuosismo cristallino dal gigante della tastiera e suo mentore Grigory Sokolov, ha iniziato lo studio del pianoforte alletà di quattro anni e vinto il prestigioso Grand Prix del Grand Piano Competition di Mosca a undici. Alexandra Dovgan torna al Lingotto, dopo il fortunato debutto nel 2022, con un impaginato di rara intensità che intreccia, in un crescendo cronologico, lintimo sonatismo di Beethoven e Schumann, le disinvolte Variazioni su un tema di Corelli di Rachmaninov e lenergia percussiva della Sonata op. 14 di Prokofev.